L'archivio comprende le lettere, le carte, i ritagli del giornale, le fotografie, le locandine, i manifesti, alcuni opuscoli e tanti altri documenti che Romussi aveva raccolto perché interessanti per lui.

Erano conservati in casse di varie grandezze che la figlia Pierina (sopravvissuta a lungo alla sorella Ada) e poi la nipote Maria Virginia e i suoi figli hanno custodito in vari luoghi. In fine, dieci anni fa, la pronipote Paola Romagnoli con l'aiuto indispensabile e preziosissimo di Susanna Massari ha cominciato ad aprire e catalogare rispettando il criterio con cui questi documenti erano stati suddivisi in casse.

L'archivio è conservato ora nello studio che era del pittore Giuseppe Palanti, genero di Carlo Romussi ed è consultabile previo appuntamento tramite e-mail: info@carloromussi.it

   
   
   
   
  visual grafika • torino